Curare la logistica di 100 ettari di vivaio non è assolutamente semplice. Ed è per questo che la famiglia Caporale ha scelto di utilizzare quindici sollevatori telescopici Merlo per ogni aspetto che abbia a che fare con lo spostamento, la cura, l’impianto e l’espianto di tutte le specie presenti nel vivaio.
Parliamo di numeri: mezzo milione di piante prodotte in serra ogni anno. Sei milioni e mezzo di piante prodotte in un anno in tutto il vivaio. Venti ettari di serre. Cento ettari a pieno campo. Trecento specie diverse presenti per una eccezionale biodiversità mediterranea. Quattromila metri cubi di terriccio a base di cocco prodotto e movimentato ogni anno. Quattro miliardi di insetti utili per la lotta biologica. Quattrocentoventimila litri di ossigeno prodotti ogni anno dal vivaio. Un’attività produttiva che impiega trenta persone in amministrazione e dalle duecento alle trecento persone, in base alle stagioni, all’interno dei vivaio.
Giuseppe Capolare, quarta generazione in azienda
Polivalenze per la “cittadina del verde”
La polivalenza dei sollevatori telescopici viene messa in risalto all’interno della Caporalplant. Il grande vivaio, localizzato a Canosa di Puglia, presenta tutte le condizioni operative possibili per una macchina di questo tipo. Una vera e propria città con strade, isolati e un’organizzazione interna complessa. Ed è qui, nella “cittadina del verde”, che i telescopici permettono di gestire ogni operazione. Dalla potatura delle specie più grandi, grazie alle navicelle omologate, al carico dei pallet, grazie alle forche. Passando per lo spostamento del terreno, grazie alle benne di varie dimensioni. Fra tutti i modelli Merlo, il più diffuso è il TF38.10. Assali a ponte esclusivi, progettati e costruiti dalla Merlo, impianto idraulico Load Sensing Flow Sharing da 150 l/min e motore Deutz Stage IV da 136 CV. Ma soprattutto un braccio che arriva a dieci metri di altezza e una portata massima di 3,8 tonnellate.
Un braccio importante
Un braccio importante che permette sia di andare molto in alto, per imbragare e trasportare le piante più grandi, sia per sbracciare in orizzontale. Sbraccio che serve per movimentare all’interno degli isolati della “cittadina del verde” per posare, spostare e curare ogni singola pianta. Anche la più piccola o la più nascosta. “La precisione delle macchine Merlo” ci racconta Giuseppe Caporale “ci permette di svolgere ogni lavoro all’interno del vivaio con la sicurezza necessaria per lavorare serenamente. Ma non solo. Noi movimentiamo carichi molto delicati e non possiamo permetterci di danneggiare le piante. Questi telescopici ci permettono di svolgere lavori che altre macchine non sono in grado di fare“. La fedeltà a Merlo è supportata in modo ottimale dal concessionario di zona.
Caporalplant & Faretra, un rapporto di fiducia
“Il rapporto con Faretra è importantissimo” ci racconta Giuseppe Caporale “perché il concessionario di Foggia ci garantisce quella tempestività necessaria per una struttura impegnativa come la nostra. Avere una macchina ferma, per la Caporalplant, è un problema serio. Producendo oltre sei milioni e mezzo di piante all’anno, i nostri volumi richiedono una logistica puntuale e precisa. E la famiglia Faretra si fa letteralmente in quattro per supportarci sempre”. L’andamento stagionale del lavoro richiede infatti picchi produttivi importanti in primavera ed estate dove è spesso necessario integrare il parco macchine. “Faretra è in grado di fornirci le macchine necessarie” ci spiega Giuseppe Caporale “e di garantirci un servizio post-vendita veloce e risolutivo”. Un aspetto fondamentale per cementare un rapporto di fiducia.