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1911

1911 – Il primo passo: un’officina nel centro di Cuneo
 
Giuseppe Amilcare Merlo apre un’officina per la lavorazione del ferro. Nel piccolo laboratorio di 250 m², che contiene una forgia, un’incudine, due trafori a colonna e altre attrezzature per la lavorazione del ferro, Giuseppe Merlo inizia a diversificare la sua produzione e a specializzarsi nella costruzione di precisione e nella realizzazione di pezzi di ricambio per macchinari provenienti dall’estero.
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1948

1948 - I figli entrano nella gestione dell’azienda
 
Mentre i prodotti Merlo si affermano sempre di più presso la clientela, i giovanissimi figli di Giuseppe entrano pian piano nella gestione dell’azienda. Natalina, dopo la scuola, comincia ad aiutare il padre e si occupa delle paghe e della parte amministrativa, mentre Amilcare, dopo anni passati a fare l’apprendista è sempre più presente nelle decisioni strategiche aziendali.
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1953

1953 – Dalla città alla periferia
 
La rapida crescita aziendale fa sì che l’officina inizi a diventare troppo stretta. La famiglia Merlo inaugura così una nuova area produttiva di 2000 m² coperti nella periferia di Cuneo, a pochi chilometri dal capoluogo. L’incudine e la forgia lasciano il posto a macchinari più innovativi come torni e piegatrici a calandre.
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1964

1964 - Nasce la società Merlo
 
Il coraggio, la tenacia e il dinamismo imprenditoriale che hanno contraddistinto l’attività artigiana della famiglia Merlo, fin dagli esordi, vengono fatti propri da Natalina e Amilcare Merlo che, nel 1964, costituiscono la società “A. Merlo e C. snc di Amilcare e Natalina Merlo”.
Contemporaneamente viene avviata la costruzione di un nuovo stabilimento di 40.000 m² a S. Defendente di Cervasca, alle porte di Cuneo: è l’inizio di un’entusiasmante fase di grande espansione produttiva e commerciale.
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1966

1966 - DM e DBM, i primi dumper e le prime betoniere fuoristrada
 
Nel moderno insediamento di Cervasca inizia la produzione di dumper e autobetoniere per il mercato delle costruzioni. Già i primi risultati commerciali confermano la validità delle scelte progettuali e costruttive: l’unione di innovazione e tecnologia permette di offrire prodotti all’avanguardia.
L’adozione su entrambi i modelli di un’innovativa ralla girevole di concezione Merlo segna l’inizio di un lungo percorso di ricerca e sviluppo tecnologico, che continua ancora oggi.
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1981

1981 - SM30, il primo sollevatore telescopico
 
Il 1981 rappresenta una tappa fondamentale nella storia dell'azienda: viene presentato il primo sollevatore telescopico, il modello SM30. É una macchina innovativa, realizzata su progetto esclusivo Merlo, che offre sia le prestazioni del carrello elevatore sia la versatilità della gru idraulica a braccio telescopico.
Già sul primo modello sono presenti soluzioni tecniche e dispositivi evoluti, premiati dal grande successo di vendita (cabina arrotondata con finestrini curvi, traslazione laterale del braccio telescopico, doppia cerniera di articolazione del braccio, trasmissione idrostatica con trazione integrale permanente).
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1987

1987 - Panoramic XS, una rivoluzione di portata mondiale
 
Il 1987 rappresenta l'anno chiave per l’espansione dell'azienda: viene presentato il primo sollevatore telescopico al mondo con motore laterale e braccio incernierato basso sulla parte posteriore del telaio. È il Panoramic XS, l’unico a offrire visibilità totale intorno al mezzo per lavorare in piena sicurezza.
Il successo è immediato con volumi di vendita in costante crescita, tanto da permettere all'azienda di aumentare ulteriormente i già elevati investimenti in Ricerca & Sviluppo, distinguendosi sempre più dalla concorrenza.
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1991

1991 - ROTO 25.11 XS, il primo sollevatore telescopico con torretta girevole
 
Una nuova conferma della dinamicità e della volontà di innovare della Merlo giunge con la presentazione della nuova famiglia di sollevatori con torretta girevole, i ROTO, primi al mondo a offrire agli utilizzatori la possibilità di raggiungere ogni punto nell'arco di 360° senza dover riposizionare la macchina.
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1996

1996 - Turbofarmer, i primi sollevatori specializzati per l’impiego agricolo
 
La presentazione dei Turbofarmer, una gamma specifica per l’impiego in agricoltura, caratterizzata da ben 7 modelli, tutti omologabili come trattrice agricola, conferma la capacità della Merlo di anticipare le esigenze del mercato.
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2000

2000 - Nasce il Multifarmer: il telescopico incontra il trattore agricolo 
 
Con la nascita del Multifarmer, frutto della continua ricerca tecnologica, viene ancora una volta confermata la supremazia Merlo nell’innovazione e nella ricerca.
Il Multifarmer è una macchina rivoluzionaria che solleva e trasporta carichi, aziona equipaggiamenti, lavora il terreno, traina rimorchi e attrezzi e realizza anche le operazioni tipiche dei trattori agricoli: è un sistema di lavoro polivalente unico nel suo genere.
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2002

2002 - CINGO, i trasportatori universali cingolati 
 
La Merlo si inserisce in un nuovo e promettente mercato, quello del trasporto di materiali su piccole distanze, presentando una gamma completa di macchine e di accessori per le movimentazioni più diverse.
L’adozione di dispositivi esclusivi valorizza fin da subito la polivalenza di questi trasportatori compatti, che catturano l’attenzione degli utilizzatori per le loro enormi potenzialità operative.
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2005

2005 - Nasce il Centro Formazione e Ricerca Merlo 
 
Realizzato su un’area di 50.000 mq di cui oltre 2000 mq coperti, Il CFRM si propone come primo centro in Italia per la formazione e l’addestramento dei conduttori di macchine e attrezzature per il sollevamento di persone, materiali, macchine operatrici e macchine agricole.
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2010

2010 - Introdotto l'innovativo sistema di trasmissione EPD (Eco Power Drive) 
 
Per rispondere ai nuovi requisiti di economicità di utilizzo e rispetto delle norme antinquinamento sempre più severe, la Merlo prosegue gli studi di ottimizzazione della trasmissione idrostatica, abbandonando il sistema di gestione tradizionale (denominato automotive) e adottando un nuovo concetto di gestione della trasmissione, che passa attraverso un sistema idrostatico. Il nuovo sistema offre importanti miglioramenti del rendimento globale della macchina senza penalizzare prestazioni, controllabilità e facilità di utilizzo. L'obiettivo è raggiunto attraverso un innovativo sistema di gestione che controlla l’intera macchina, compreso il motore diesel.
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2011

2011 - Merlo CDC (Controllo Dinamico del Carico), una vera e propria rivoluzione del concetto di sicurezza sui sollevatori telescopici frontali. 
 
Con il nuovo sistema avanzato Merlo CDC (Controllo Dinamico del Carico) la Merlo compie un altro passo avanti nel campo della sicurezza. I tecnici Merlo hanno saputo creare un sistema automatico di gestione dei parametri di stabilità della macchina, che permette di ottenere il meglio delle prestazioni dai sollevatori telescopici. Il sistema Merlo CDC è stato, inoltre, sviluppato con lo scopo di valorizzare al meglio – puntando all'eccellenza - quanto prescritto dalla recente normativa EN 15000 sulla stabilità longitudinale dei sollevatori telescopici.
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2014

2014 - Merlo Spa iscritta nel registro delle imprese storiche
 
Dopo un’approfondita analisi dei documenti e degli atti di registrazione, il Centro per la cultura d’impresa delle aziende e Unioncamere certificano l’inizio dell’attività imprenditoriale della Famiglia Merlo nel lontano 1911. La Merlo entra così nella ristretta cerchia delle aziende “centenarie” che hanno fatto la storia d’Italia e della Provincia di Cuneo. La cerimonia ufficiale di premiazione si svolge il 5 ottobre 2014 presso il salone d’onore dell’ente camerale di Cuneo.
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2018

2018 – Presentata la nuova gamma Edilizia
 
Merlo presenta alla fiera Intermat 2018 di Parigi la nuova gamma,  completamente rinnovata, di sollevatori telescopici per il settore Edilizia. I nuovi modelli presenti in fiera sono ben 15. Inizia così la produzione dei nuovi modelli che adottano soluzioni costruttive e tecnologie esclusive.
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2019

2019 – Un quinquennio di investimenti industriali
 
Proseguendo la propria evoluzione industriale, nel 2019 continua il piano investimenti 2015-2020 con più di 140 milioni di euro già investiti. Un progetto quinquennale ambizioso, in termini di investimenti strutturali, che va a cambiare il concetto produttivo, sviluppando nuove gamme di prodotti sempre più in linea con le richieste dei mercati. L’impiego di sistemi automatizzati e intelligenti incide in modo importante sui processi aziendali e produttivi.
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